Uscendo di casa non avrebbe immaginato che l’impresa potesse rivelarsi così complicata: era andato dritto dritto tutto sicuro. E invece in quel punto della piazza vicino alla brutta fontana senz’acqua dove ricordava che l’avrebbe trovata, della cabina telefonica non vi era alcuna traccia. Si mise a studiare i dintorni. Iniziò a salirgli quell’effetto di straniamento…
[la sciarpa blu] – racconto breve
Perdeva ogni genere di oggetti, ombrelli, cappelli, guanti, occhiali da sole… Li dimenticava ovunque: sulla Cinquantasei una volta ci aveva lasciato il portafogli con tanto di patente. Che si trattasse di cronica distrazione o di ancestrali amnesie, ogni proposito di maggiore attenzione era fallito miseramente. Così con il tempo aveva preso l’abitudine di girare con…
[spire] – un racconto (Parte II)
Pubblico la seconda parte di un mio racconto inedito (la prima la puoi leggere qui) *** «Hai una bella faccia tosta a presentarti così…» Il modo in cui Marina mi accoglie mi intenerisce e mi rassicura: lei mi riconosce. I modi bruschi sono quelli di un tempo, i medesimi di quando stavamo insieme. Era sempre…
Quando volevo lavorare da Starbucks. Le aziende non amano i “non-conformi”
Amo Starbucks. Per me è stato per molto tempo sinonimo di libertà: quella di sedermi a un tavolo, ordinare un caffè da 5 dollari, navigare gratuitamente sul web, tutto senza sentirmi pressato a lasciare il posto ad un nuovo cliente. In uno Starbucks ho controllato la posta, prenotato aerei per le vacanze e scritto diverse pagine…