Mi chiamo Enrico Bruschi. Sto vivendo la mia terza vita.
E potrebbe non essere quella definitiva.
Finiti gli studi volevo intraprendere la carriera diplomatica. Ho mosso i primi passi in questo mondo quando, inaspettatamente, ho trovato lavoro in un’agenzia di relazioni pubbliche. Per oltre quindici anni il consulente di comunicazione è stato il mio mestiere.
Allora non potevo sapere che si trattava di una fase transitoria e tantomeno che la ragione ultima per cui stavo scegliendo quella tra le tante vite professionali possibili era l’amore per la parola e per la scrittura.
Mi sono divertito, ho ottenuto molte soddisfazioni, incontrato persone speciali. Negli ultimi anni tuttavia ho avvertito una profonda e crescente insoddisfazione. Desideravo smettere di prestare le parole agli altri per restituirle a me stesso. Avevo bisogno di Bellezza.
Eccomi giunto alla terza vita. Ho mollato il mondo della comunicazione e ho scelto di seguire le passioni. Mi sono riappropriato del tempo – per anni buttato incollato a una scrivania, a un terminale, in interminabili riunioni – e sono diventato socio di un bellissimo ristorante a Milano, la città dove vivo da oltre vent’anni, la città che mi ha offerto la possibilità di queste tre vite (e chissà di quante altre ancora).
La cucina mi consente di fare, mi riconcilia con con il tempo e con le persone, mi tiene ancorato alle cose concrete. Non è un caso che proprio grazie a questo cambiamento ho finalmente avuto tempo di scrivere.
Dopo la Pandemia, ho venduto l’attività di ristorazione e sono tornato al “vecchio amore”, alla comunicazione d’impresa, che credevo non avesse più niente da offrirmi e invece… Questa volta però lo faccio a modo mio, dedicandomi alla formazione manageriale, lavorando come freelance solo per quei progetti in cui credo davvero. (Per approfondire tale aspetto puoi consultare la pagina La mia attività professionale)
Parte del risultato della scrittura di questi ultimi anni insieme alle sperimentazioni che l’hanno preceduta si trovano in questo sito. Si mescolano in modo del tutto casuale a frammenti delle passioni coltivate con pazienza nei momenti più duri. Quelle che mi hanno tenuto a galla, quelle che hanno nutrito la mia anima e la mia mente.