“A sei volevo fare la cuoca”. A scriverlo fu Salvator Dalí. Il fatto che avesse scelto di parlare di sé al femminile credo non abbia nulla a che vedere con la costruzione dell’appartenenza di genere quanto piuttosto con la precocissima tendenza a scandalizzare. Non me ne vorranno gli amici chef, ma per fortuna poi l’eclettico genio intraprese un’altra strada e divenne semplicemente Dalí. Nel 1973 a quasi settant’anni però realizzò il sogno di bambino e scrisse un libro di cucina, stampato in poche copie (400) è stato rieditato da Taschen.
Les Diners de Gala l’ho ripescato nella mia biblioteca e sfogliato nuovamente dopo tanti anni. Non smette mai di stupirmi: esagerato, terribile e insieme affascinantissimo come il suo autore. Del Dalí “cuoca” mi colpiscono l’abbondanza e la pesantezza delle ricette scelte – lui stesso nella prefazione avverte che non si tratta di un libro per i discepoli di quei soppesatori di calorie che trasformano le gioie di un pasto in punizione – e il valore che l’artista assegna al cibo: è mangiando che si conoscono le cose nella loro essenza. Masticando l’uomo conosce.
Menu pantagruelici si alternano a ricette della più raffinata tradizione francese, accompagnate da disegni, fotografie e annotazioni personali dell’artista. I titoli delle 12 sezioni in cui è diviso il libro sono espressione di sfrenata fantasia: i malesseri lillipuziani in salsa (primi piatti), gli sputnik rimasticati agli astici statistici (lumache e rane), cannibalismi d’autunno (uova e frutti di mare), gli interludi sodomizzati (carni)…
Ho impiegato molto a decidere quale ricetta postare. Ho optato per una ricetta in cui Dalí in fondo gioca con noi e con il nostro palato.
Uova d’oca
Si tratta naturalmente di uova di gallina, ma ecco come le trasformeremo. Rassodatele per 10 minuti in acqua bollente e salata, poi risciacquatele abbondantemente con acqua fresca prima di sgusciarle. Tagliatele quindi nel senso dell’altezza, stando molto attenti a non rompere gli albumi, e vuotatele del tuorlo con un cucchiaino.
Mescolate i tuorli alle rillettes d’coca metà alla volta e assaggiate per aggiustare di sale e di pepe.
Con il cucchiaino riempite quindi gli albumi con questa farcia e accostate due metà, in modo da ricomporre le uova. Passatele a questo punto nel tuorlo, nell’olio e nel pangrattato.
Al momento di servirle, gettatele nell’olio bollente per 3 minuti, il tempo di far loro assumere una bella colorazione dorata.